Michele De Lucchi al Webinar Remind “La Bellezza Salverà il Mondo – Natale di Roma 2022”

Al Webinar Remind “La Bellezza Salverà il Mondo – Natale di Roma 2022” è intervenuto Michele De Lucchi (Architetto & Designer) che ha così dichiarato:

“Grazie Paolo per questo invito, partecipo molto volentieri al tuo convegno “La Bellezza Salverà il Mondo” organizzato in occasione del Natale di Roma 2022.

Vengono messi insieme due bei argomenti: quello appunto della bellezza che salverà il mondo e quello del Natale di Roma.
Sul primo c’è già tanto da dire. Bisognerebbe infatti salvare la bellezza del mondo in un momento in cui è il mondo esterno che sta minando il concetto di bellezza.
In questo senso è lecito domandarsi anche se è proprio questo mondo che rischia di uccidere in definitiva il senso della bellezza, il desiderio di bellezza e il bisogno di bellezza che tutti noi abbiamo e proviamo.
Per quanto riguarda invece il Natale di Roma, sappiamo come questa città sia così straordinaria, così ricca di simboli, di metafore, di valore, ma come al contempo questa, anche per il difficile momento che stiamo vivendo, abbia veramente bisogno di tutta la forza possibile per affrontare e superare le crisi in atto.
Dal canto mio, come contributo al dibattito, voglio presentare due temi che possono forse arricchire l’idea di Roma come guida di comportamenti per i cittadini di oggi.
Esse sono due tematiche chiave in ambito architettonico, e anzi possono essere riassunte in due parole che usiamo spesso appunto parlando di architettura e nel descrivere la nostra idea di esistenza comune e la nostra idea della ricerca e della difesa della bellezza.
Sto parlando di prospettiva e proporzione.
Per quanto riguarda la prima, possiamo affermare come la prospettiva faccia la scenografia, portandoti verso quella meta ambita e preziosa che è il fine di ogni progetto, e come contribuisca a fondare il senso dell’esistenza e il senso del valore dell’esistenza. Si presenta quindi come un valore metaforico che riguarda sia la nostra concezione del mondo sia la nostra concezione del futuro sia, per esempio, le strade della stessa città di Roma, caratterizzata da prospettive meravigliose.
Quale città, infatti, possiede prospettive più belle di quelle di Roma. Tra le più significative, ricordiamo sicuramente quell’incrocio prospettico di strade che portano agli obelischi dei Papi, oppure lo stesso viale della conciliazione che porta direttamente a San Pietro, o ancora, le prospettive di piazza del popolo con le tre strade che si incrociano proprio in piazza.
Ebbene, se queste prospettive così straordinarie di Roma potessero diventare proprio le metafore delle prospettive della nostra esistenza, dei nostri comportamenti e dei grandi temi che dobbiamo risolvere, faremmo sicuramente dei grandi passi in avanti.
Come accennato in precedenza, sul tema delle prospettive si innesta poi il concetto architettonico delle proporzioni, anche questo fondamentale.
Niente, infatti, che non sia proporzionato può avere un senso in architettura; tutto è una proporzione tra grande e piccolo, tra alto e basso, tra stretto e largo. La proporzione è l’essenza dell’architettura ma è anche l’essenza della bellezza e l’essenza del carattere dell’uomo, della sua personalità; la proporzione vale per tutto, vale per quello che si dice, vale per quello che si fa, vale per quello che si pensa, vale per il giudizio che, come uomini, possiamo dare del nostro stesso contributo al mondo.
In sostanza, nell’affrontare la crisi e nel cercarne le possibili soluzioni, guardiamo alla prospettiva e alla proporzione, e cerchiamo di renderle parole di guida e di speranza per sviluppare una visionarietà per il futuro, una visionarietà positiva, una visionarietà possibile, e, in assoluto, una visionarietà luminosa”.
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