Gabriele Scicolone al Webinar Remind “La Bellezza Salverà il Mondo – Natale di Roma 2022”

Al Webinar Remind “La Bellezza Salverà il Mondo – Natale di Roma 2022” è intervenuto Gabriele Scicolone (Amministratore Delegato Artelia Italia).

Prima di iniziare il suo intervento, Gabriele Scicolone AD di Artelia Italia ha ricordato come per lui questo sia un giorno particolarmente importante, in quanto, oltre a festeggiare il Natale di Roma, egli festeggia anche il compleanno di suo nipote, che“ha avuto la fortuna di essere nato lo stesso giorno della fondazione della città eterna”.

A questo riguardo, il Presidente Crisafi ha allora ricordato come il giorno della Vigilia di Natale, al pari del Natale di Roma per il suo interlocutore, sia per lui un giorno doppiamente importante, perché è anche l’onomastico di sua madre Adele.

Di seguito, quindi, l’intervento di Gabriele Scicolone sul tema del Webinar Remind “La Bellezza Salverà il Mondo”:

“Oggi è il Natale di Roma, una città così iconica da avere un suo proprio compleanno riportato negli “annales” della Storia da oltre 2700 anni.

Una città che è città per antonomasia, il cui nome risuona nella Storia da 3 millenni e che oggi è universalmente affiancata al concetto di “bellezza”. Quando si parla di Roma si parla di bellezza.

Una città che annega nel proprio tessuto connettivo, nel proprio centro, il più grande parco archeologico del mondo, una città nella città che dobbiamo preservare come patrimonio culturale dell’umanità ed attorno al quale si dipanano le nostre vite.

Lambiamo il Colosseo, i Fori Imperiali girando per la città quotidianamente, non pensando a cosa quella “città nella città” ha rappresentato per la Storia dell’umanità.

Il 1° Municipio di Roma include al proprio interno questa meraviglia.

A capire cosa ciò rappresenti ci aiuta anche la dimensione demografica. Roma è stata per oltre 1000 anni la città più popolosa del mondo ed è arrivata ad avere oltre 2 milioni di abitanti quando l’umanità contava 500milioni di individui (contro gli oltre 7 miliardi attuali). Insomma un centro nevralgico mondiale per oltre un millennio. Intorno a tutto ciò, si dipanano le nostre vite di romani.

Nel mondo c’è una incredibile “voglia di Roma”; due anni di pandemia e di annullamento dei flussi turistici hanno determinato un montante desiderio di ritornare a visitare la nostra città. L’abbiamo sperimentato nei pochi fine-settimana che sono passati dalla fine ufficiale dello stato di emergenza.

I turisti hanno invaso la Città Eterna, così come anche le altre bellezze iconiche del nostro Paese, Venezia in primis.

Dobbiamo essere consapevoli che per tutti i viaggiatori del mondo (oltre 2 miliardi di individui muniti di trolley) le bellezze dell’Italia rappresentano uno dei “viaggi della vita”, il viaggio da fare almeno una volta nella vita. Tutto ciò ci inorgoglisce, ma ci preoccupa (si vedano le diatribe sul “numero chiuso” di turisti a Venezia o, qualcuno ventila, perché no al centro di Roma).

Bellezze assolute da preservare, ma anche, con scelte coraggiose, da mettere a reddito.

Il settore alberghiero di lusso sta vivendo, a Roma, un momento di grande dinamicità degli investimenti.

Sono innumerevoli in questi due anni, i cantieri di ristrutturazione dei gloriosi alberghi della dolce vita romana o i nuovi alberghi che si apprestano a diventare le nuove icone del lusso mondiale, come il Bulgari in realizzazione a Piazza Augusto Imperatore, giovandosi del prestigio di palazzi di immensa bellezza e della vicinanza delle vestigia imperiali.

Occorre coraggio per intercettare le nuove opportunità che si presenteranno (Giubileo, potenzialmente l’Expo 2030). Occorrerà coraggio e rapidità d’esecuzione.

Le idee e i progetti ci sono: si veda ad esempio il nuovo progetto che riporterà a splendore la Piazza dei Cinquecento, la piazza della Stazione Termini, recentemente aggiudicato e che permetterà di connettere in un unicum la principale stazione ferroviaria – vera porta della città – al Museo Nazionale Romano (quello del “pugilatore”, per intenderci) e le Terme di Diocleziano.

Coraggio, determinazione e bellezza. Gli elementi per una ricetta di rinascita della nostra città.

Ci muoviamo in un “museo a cielo aperto” e dovremmo anche avere il coraggio di vendere

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